All’esterno si nota la grande vetrata che permette l’ingresso nel valpolicelliano locale.Balza subito all’occhio la conformazione.
Tre piani così suddivisi:
Primo pianoà molti tavoli adatti a compagnie numerose o a cene.
Piano terra à quello che si presenta all’entrata. Di fronte c’è il bancone e a sinistra qualche tavolo, per i consumatori fugaci. A destra invece vi è l’onnipresente DJ. Lui sì che è vintage, cari miei lettori. Uno dei rari DJ che lavora con i vinile, sparando House non commerciale di tutto rispetto e da me, grande conoscitore qual sono, gradita . Pollice UP!
Piano inferioreàVisionato solo per curiosità. Molti tavoli anche qui,ma poca gente. Adatto per organizzare qualche festa privata.
Il Top per questo locale è la possibilità di interazione tra i livelli, così esplicata: Cena al primo piano; Caffè “col sgropin” e qualche Cocktail al piano terra; Quattro salti, non in padella, al piano inferiore.
Butel C: “ Si potrebbe organizzare qualcosa vecio!”.
Butel Saval: “ Si dai, figata. Pensaci tu”.
In effetti, i tre livelli del Vintage, se ben gestiti, possono promettere bene. Per ciò che concerne il beveraggio, va detto che i Coktail sono buoni ed i prezzi standard: 5 €. Pollice UP!
La birra, questa bella bionda, va però servita nei boccali e non nei bicchieri da aperitivo.
Con la birra in quei bicchieri, l’effetto visivo non è dei migliori (Vorrei ma non posso). Pollice DOWN!
L’arredamento invece merita. Minimal e molto gradevole, senza sfarzi di Porta Nuoviana memoria.
Alzando gli occhi al cielo, pardon, al soffitto, si notano il sottotetto di legno chiaro e i condotti dell’aria esterni in alluminio, in pieno stile “James Bond e il mistero dell’Amarone rubato”.
Non nascondo la voglia di un giretto a gattoni in quei condotti, con una bottiglia di Amarone trafugata dietro il bancone. Condiscono il tutto lampadari di riso mai demodé e due quadri, ai due lati, molto pulp.
La gente: miscellanea di giovani non troppo giovani (dai 22 ai 35), gradevole e non molesta.
Il mio arrivo al Vintage si è verificato intorno alla Mezzanotte di sabato e gli avventori, ad una rapida occhiata, saranno stati circa settanta. Le donzelle inoltre non mancavano.
Locale adatto a tutti e se qualche sera non sapete dove andare, fateci una salto, merita.
Carina anche l’erba sintetica all’esterno. Mi sono sentito per qualche minuto Tiger Woods con mazza (birra) e pallina (sigaretta). Enjoy!
L'entrata del vintage (h.1:50)
Butel Saval
2 commenti:
Gran bella recensione, Butel Saval!!
Locale nuovo o sbaglio?? Non ne avevo mai sentito parlare.. per questo, la tua recensione vale doppio!! : )
ah..benvenuto caro alfie!
Il locale credo che sia aperto da qualche mese...comunque era la prima volta per me al vintage.Facci un giro
ogni tanto...è molto carino!
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