mercoledì 18 aprile 2007

La rivolta dei cinesi di via Sarpi

Qualche giorno fa in via Sarpi, a Milano, la comunità cinese si è ribellata, protestando contro l’amministrazione comunale e scontrandosi fisicamente contro le forze dell’ordine.
La scintilla è scoppiata quando una donna cinese è stata multata dalla pulizia municipale e, mostrando resistenza alla notifica della contravvenzione, venne condotta al commissariato di polizia più vicino. Questo, in pratica, il motivo della goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Un vaso arrivato all’orlo e riempito, in gran parte, dall’avversione e dall’ostilità che i vigili urbano hanno applicato nei confronti della comunità cinese milanese. Proibito l’uso dei carrelli manuali per il trasporto delle merci, e raffica di multe ai proprietari cinesi dei negozi, colpevoli di parcheggiare in doppia fila per il carico/scarico merci. Una lesione in piena regola del diritto al lavoro dei cittadini che pagano le tasse al governo italiano. I tafferugli di Chinatown hanno riportato alla luce un problema, quello della ghettizzazione. Il processo di ghettizzazione, analizzando nello specifico quello avvenuto in via Sarpi e zone limitrofe, è provocato in origine dagli stessi cittadini autoctoni (Italiani in questo caso) che hanno venduto i loro negozi ed i loro appartamenti ai cinesi, a fronte di un compenso economico molto più elevato di quello corrispondente al mercato. In sostanza, i cinesi hanno pagato a caro prezzo i loro immobili, rendendo felici gli ex proprietari. Un mea culpa e’ d’obbligo per il ghetto cinese creatosi in quel di Milano e non solo. E’ comunque giusto dire che la comunità cinese si differenzia dalle altre comunità di immigrati, chiudendosi a riccio e integrandosi difficilmente con la società, oltre al fatto di sfruttare i neo immigrati dagli occhi a mandorla nell’industria tessile. (basso salario della manodopera = prezzo competitivo dei tessuti sul mercato).

2 commenti:

DRAGONE2684 ha detto...

Un buon articolo. Ma la gente non sa cos'è accaduto esattamente il mese prima... ve lo spiego io:

Un pomeriggio, sempre a chinatown di Milano, una donna cinese stava portando a spasso con la carrozzina il suo bimbo di pochi mesi. Improvvisamente il bimbo ha iniziato a piangere e in quello stesso momento stava passando di lì un vigile e avendo udito il bimbo piangere andò dalla giovane donna cinese e le fece la multa per disturbo alla quiete pubblica perchè il bambino stava piangendo. La donna si rifiutò di pagare questa multa assurda e così dicendo il vigile iniziò a picchiarla.
Una settimana dopo una signora di Milano stava passeggiando lungo un viale con negozi, notò che sulla sua traiettoria c'era un commerciante cinese che stava portando in negozio la merce appena scaricata; la signora chiamò i vigili e al loro arrivo fecero la multa al commerciante cinese perchè aveva la merce che stava ostacolando il passaggio alla signora. Il commerciante dovette pagare la multa per forza.

Questi sono alcuni dei fatti che accaddero il mese prima della sommosa.

DRAGONE2684 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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