martedì 6 marzo 2007

PUB ANDY CAP (Borgo Trento) [su richiesta dei miei (2) fans.]

Ubicato in quel di Borgo Trento, prima della lunga salita che porta al Parco delle Colombare, l’Andy è un localino costruito in stile pub inglese, tutto rigorosamente in legno, dai tavoli, al bancone, al controsoffitto.

All’ingresso, il locale risulta suddiviso in due lati: uno destro, con due lunghi tavoli ideali per combriccole numerose; uno sinistro, con tavoli più piccoli posti sopra una pedana.

Molto infelice è un tavolo detto “il castigo”, in cui ci si può sedere solo in due, fianco a fianco (da me mai utilizzato).

L’atmosfera all’Andy Cap non è delle migliori, dato che spesso ci sono al massimo due o tre avventori, di dubbia provenienza. Le pareti trasudano vecchiume e un ammodernamento non sarebbe male. Carine, ma anch’esse d’altri tempi, le gigantografie dei Rolling Stones. Pollice down!

La musica, tenuta bassa, spazia dall’hip hop al rock ‘n roll, toccando ogni tanto l’house commerciale. Può accontentare tutti, ma non il sottoscritto. Pollice down!

Per ciò che concerne il beveraggio, la birra la fa da padrone ed è il punto di forza del pub.

Peccato però che la birra rossa sia solo in bottiglia e per giunta quella del baffo. Per non apparire un rumeno sanzenate , ordino la classica bionda. Discreta, ma pollice down per la rossa non in fusto.

Il bagno è al piano di sotto, e ci si arriva scendendo una mortale scala a chiocciola a rischio scalpo. E’ pulito.

Sommando la pericolosità della discesa alla pulizia del bagno, il giudizio è accettabile.

Soprattutto d’estate, l’Andy Cup è molto frequentato e pullula di gggiovani grazie all’ampio plateatico esterno, anch’esso rigorosamente con panche e tavoli in legno. E’ sempre piacevole sorseggiare un buon bicchiere all’aperto, ogni tanto accompagnato da un ottimo piatto di fusilli al ragù o da qualche fetta di anguria molto dissetante, entrambi sempre offerti dalla casa. Pollice UP!

I prezzi sono normali, quattro euro una media e due una piccola.

Il butel (un vero butel) che gestisce il pub è molto simpatico e spesso ci si scambia volentieri qualche battuta. La recensione critica è dovuta soprattutto alla mancata immissione di personalità apportata al locale dopo il cambio di gestione che ha portato alle redini il simpa butel di cui sopra. In pratica l’ha lasciato immutato, il che è un male, dato che anche prima il locale era piuttosto decadence.

L’Andy Cap è un pub che va bene d’estate, dove si può sfuggire per un po’ dalla cappa di calore opprimente che affligge il centro città, dato che lì la brezza torricelliana si fa di solito sentire.

Sconsigliato per le altre stagioni, a meno che non sia uno dei pochi pub aperti in zona.

mondo verona

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